La ricerca 2023 di Randstadt sull’employer branding in Italia ha confermato come dato di fatto quello che, fino a pochi anni fa in epoca pre-pandemica, era solo un sospetto: un buon equilibrio nel rapporto vita privata/vita lavorativa (il cosiddetto work-life balance) è il fattore principale che determina l’employer branding di un’impresa.
Ma perché questo equilibrio è così cruciale per tutti noi? E quali sono gli strumenti più efficaci su cui possiamo fare leva per garantirlo? Proviamo a scoprirlo in questo articolo.
Sempre connessi? Luci ed ombre
Spesso, questo elemento di contrattazione viene definito con una piuttosto generica voce “work-life balance”.
Questo concetto abbraccia tutte le azioni messe in atto dalle organizzazioni per bilanciare tempo libero e tempo dedicato al lavoro da parte dei dipendenti: un limite che però è sempre più “liquido e sfumato” tra gli impegni personali e quelli professionali, anche per la rivoluzione rappresentata dalla connettività personale (la cosiddetta modalità always on, l’essere sempre online, connessi al web attraverso il proprio smartphone).
In sostanza, il confine tra la sfera privata e quella lavorativa è diventato molto meno marcato, con diversi elementi sovrapposti che si compenetrano in modo sfumato. Questa situazione è ben fotografata, oltre che da ricerche scientifiche e studi, anche dall’esperienza in prima persona di ciascuno di noi, tanto da far emergere appunto il work-life balance come elemento essenziale per il benessere delle organizzazioni.
Che cosa implica questo bisogno di bilanciamento?
Proviamo a calare nel concreto questa esigenza: anzitutto, le prime azioni includono l’attuazione di un orario di lavoro flessibile, del rispetto del tempo libero e dell’attenzione alla qualità della vita dei collaboratori, accompagnati dalla proposta di benefici offerti dal welfare aziendale. In poche parole, si tratta di tutti quegli elementi che possono garantire un buon equilibrio tra vita privata e lavoro.
Tuttavia, il miglior bilanciamento tra lavoro e vita privata è diverso per ognuno di noi, poiché abbiamo priorità e vite diverse.
Costruire un equilibrio richiede una profonda consapevolezza di sé stessi, ossia la capacità di individuare il proprio baricentro, in cui tutte le forze e le spinte confluiscono e si annullano: non c’è una forza che predomina sulle altre, ma ognuna di esse bilancia le restanti.
Per alcuni, un buon work-life balance significa distanziarsi periodicamente dagli impegni lavorativi per viaggiare o coltivare passioni personali. Per un imprenditore, potrebbe significare dedicare energie all’azienda, riuscendo comunque a garantire tempo di qualità per la propria famiglia. Ogni individuo ha esigenze e desideri diversi e l’equilibrio è possibile solo quando si dispone del proprio tempo in base a queste necessità.
Come esperti di sviluppo professionale e consulenti aziendali, ci sembra importante sottolineare l’importanza di un sano equilibrio tra lavoro e vita privata, proprio per instaurare una relazione vincente da tutti i punti di vista tra lavoratore e azienda. Il primo beneficia del miglioramento delle proprie condizioni personali, la seconda può godere di un aumento della produttività, legato proprio al benessere delle proprie risorse più preziose e strategiche: le Persone.
Riduzione dello stress e prevenzione del burnout
C’è una stretta correlazione tra aumento dello stress e bassa produttività, correlazione comprovata da evidenze scientifiche. Quando siamo sottoposti a situazioni di stress, i nostri livelli di cortisolo aumentano, rischiando di compromettere le nostre prestazioni, lavorative e non solo.
La sensazione di non riuscire a far fronte ai compiti lavorativi può demotivarci quindi ridurre la nostra performance.
Un sano equilibrio tra lavoro e vita privata ci consente di prendere le pause necessarie per ridurre lo stress e concentrarci sulle nostre priorità, sia personali che professionali.
Il burnout si verifica quando siamo così sopraffatti da non avere più la forza né la volontà di lavorare.
Questo stato si manifesta con sintomi come depressione, letargia e perdita di concentrazione, ostacolando la nostra produttività. Un equilibrio sano riduce drasticamente il rischio di burnout, migliorando così il nostro benessere tout court e, quindi, la nostra produttività complessiva.
Focus e concentrazione: suggerimenti pratici per migliorare l’equilibrio
Secondo il Mental Health at Work Survey, il lavoro e i suoi fattori di stress sono la principale causa di problemi di salute mentale nel 61% dei dipendenti, dato perfettamente simmetrico rispetto al bisogno di equilibrio, evidenziato nella report citato a inizio articolo; ma come possiamo supportare colleghi e collaboratori nella ricerca di questo equilibrio personale? Una risposta sicuramente alla portata di tutti è la focalizzazione, ossia la capacità di rimanere concentrati e attivi su uno specifico compito o argomento, riducendo le distrazioni e il “rumore di fondo” intorno a noi.
Ci sono diverse strade che possono essere efficaci nel migliorare la focalizzazione e il quindi il nostro benessere personale: senza pretesa di esaustività (certamente la sensibilità personale è sicuramente la bussola migliore!) proviamo a suggerire qualche strumento e metodo, di cui le organizzazioni possono dotarsi per supportare al meglio i propri team e risorse.
- Gestione del tempo: fornire strumenti e formazione sulla gestione del tempo può aiutare a organizzare meglio le proprie attività e a migliorare l’efficienza. Ciò può ridurre il senso di sopraffazione e aumentare il senso di controllo sul proprio lavoro. L’utilizzo di tecniche specifiche (come la “Pomodoro technique”) o piattaforme digitali sono di grande aiuto: un ottimo esempio è todoist.com
- Formazione sulle abilità di resilienza: la resilienza è fondamentale per affrontare le sfide e superare gli ostacoli.
Offrire formazione sulle abilità di resilienza può aiutare i dipendenti a sviluppare la capacità di adattarsi ai cambiamenti e di affrontare le difficoltà in modo costruttivo. - Programmi di fitness e benessere: promuovere uno stile di vita sano attraverso programmi di fitness e benessere può migliorare sia la salute fisica che mentale dei dipendenti. Anche questa strada, decisamente più “attiva”, può portare a una maggiore energia e concentrazione sul lavoro.
- Comunicazione efficace: promuovere la comunicazione aperta e efficace all’interno dell’organizzazione può ridurre i conflitti e migliorare la collaborazione. Ciò può contribuire a creare un ambiente di lavoro più positivo e capace di sostenere meglio le pressioni quotidiane. Due suggerimenti (interessati) per provare a migliorare la comunicazione interna all’organizzazione: Comunicazione è ascolto e A me gli occhi!
- Coaching & mentoring: ultimo suggerimento, offrire servizi di coaching e mentoring può aiutare i dipendenti a sviluppare le proprie competenze e a raggiungere i propri obiettivi professionali. Ciò può aumentare la motivazione e l’engagement sul lavoro.
In conclusione, un equilibrio sano tra lavoro e vita privata è fondamentale per garantire una vita e un lavoro soddisfacenti. Investire nella salute e nel benessere dei team, creando un ambiente lavorativo positivo e appagante per tutti, è una scelta strategica: il miglioramento della produttività e dell’efficienza dell’organizzazione diventa una naturale conseguenza di queste scelte.