Per cambiare, occorre superare le logiche del passato
Rimettere in discussione la dimensione organizzativa è una grande opportunità per affrontare nuovi mercati e il mondo post Covid: quindi ancora con più attenzione possiamo leggere il messaggio che comunica Frederic Laloux nel suo libro Reinventing Organisations (Reinventare le organizzazioni, di F. Laloux, Guerini Editore, nuova edizione aggiornata, 2022), saggio che si è affermato come un classico per descrivere le cosiddette teal organizations e il self management come elemento chiave per il loro successo.
Secondo Laloux, la resistenza al cambiamento organizzativo è radicata in tutto il mondo occidentale.
Lo studioso belga cita il grande economista Peter Drucker quando sostiene: «Il pericolo più grande nei momenti di turbolenza non è la turbolenza in sé, ma è affrontarla con le logiche del passato».
Allo stesso modo, anche in alcuni report McKinsey si legge «A causa del cambiamento repentino nella competizione, nella domanda, nella tecnologia, nelle normative, è più importante che mai per le organizzazioni sapersi adattare velocemente».
Creare organizzazioni ispirate al prossimo stadio della consapevolezza umana
Nel suo testo Reinventing Organisations, Laloux racconta i cambiamenti organizzativi con una prospettiva nuova ed originale: le organizzazioni rispecchiano l’evoluzione delle forme di consapevolezza umana.
Laloux sostanzia questa sua teoria, descrivendo gli stadi evolutivi dell’aggregazione umana, a partire da una organizzazione primordiale (basata sostanzialmente su una dimensione conflittuale tra individui) a un orizzonte futuro di società basata sul self management.
A ogni stadio dell’evoluzione organizzativa e dello stadio evolutivo della coscienza umana, Laloux associa un colore: dal rosso, all’arancione e verde (che rappresentano la struttura organizzativa più diffusa oggi) fino al colore Teal, acquamarina.
Il ruolo del singolo e il self management
Secondo l’autore, nel punto più alto delle nuove forme organizzative, il Teal appunto, è il singolo che svolge un ruolo centrale. È dall’individuo che si colgono i cambiamenti integrati nelle organizzazioni, e dal cosiddetto self management, che nasce una riorganizzazione aziendale di successo.
Per Laloux quindi, la sfida che oggi le organizzazioni devono affrontare è quella di evolvere verso il colore Teal, in cui il self management prende il posto delle strutture organizzative piramidali.
L’autorganizzazione del singolo dipende direttamente dalla soddisfazione di ciascuno nel proprio team di lavoro, fino ad arrivare all’esistenza di forme organizzative bossless, da non intendersi come “prive di direzione”, ma nelle quali avviene una ridefinizione del “luogo” dove si prendono le decisioni.
La teoria è accompagnata da esempi concreti: Laloux individua e descrive nel libro 12 organizzazioni pioniere, in cui riconosce il DNA delle organizzazioni Teal.
Tra queste si trovano aziende, sia profit che no profit, nelle quali innovazione, flessibilità e rapidità sono elementi fondanti e richiesti dal mercato.
La domanda che sorge ora è: questi indirizzi ci aiuteranno a inventare un nuovo modo radicalmente più umano e attuale di gestire le organizzazioni?
Crediamo di sì, la transizione non può essere immediata e deve essere accompagnata.
In linea con gli insegnamenti della sempre più ampia letteratura sulla riorganizzazione aziendale a cui aggiungiamo il pensiero di Laloux, riteniamo che ogni azienda debba trovare la propria forma, la più congeniale alle proprie risorse umane e alle loro competenze, adeguata al cambiamento che sta vivendo.
Il suo successo, per essere reale e duraturo, non può non tenere nella massima considerazione il benessere delle persone che vi lavorano.