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L’ambiente come stimolo per la creatività e l’innovazione

Immagina di essere in una stanza, ricoperta da pareti bianche con luci artificiali e elementi di arredo anonimi. Ora, visualizza lo stesso spazio arricchito da suoni rilassanti, luce naturale e un arredamento confortevole

Quale dei due ambienti pensi che stimoli di più la tua creatività e accresca il tuo benessere?

La natura, o anche solo pochi elementi naturali, possono diventare dei potenti alleati nel potenziare l’apprendimento e l’innovazione, rigenerando l’attenzione e incrementando la produzione creativa.

La psicologia ambientale studia da tempo come l’ambiente in cui viviamo e lavoriamo influenzi profondamente il nostro benessere e la nostra capacità di pensare in modo creativo.

Che cos’è la psicologia ambientale?

La psicologia ambientale è una materia che studia come le persone interagiscono con l’ambiente, sia naturale che costruito (come ad esempio uffici o scuole).
Questa disciplina ci aiuta a capire, per esempio, come l’illuminazione di uno spazio, il rumore di una strada o la presenza di elementi naturali possono influire sul nostro comportamento, sul nostro umore, sulla nostra capacità di attenzione e perfino sulla nostra produzione creativa!

Una delle teorie più accreditate che riguardano questa disciplina è quella della “Rigenerazione dell’attenzione” (ART), maturata da Kaplan e Kaplan che ci spiega come gli ambienti naturali siano in grado di ripristinare le nostre risorse cognitive. 

Quando agisce sulle nostre risorse cognitive e ci consente di abbattere la fatica mentale, l’ambiente che ci circonda viene definito “ristorativo”

Per risultare tale deve presentare però alcune caratteristiche ben preciso:

  • Being Away ➡️ offrire una fuga dalla routine;
  • Extent🧨essere ricco e stimolante;
  • Compatibility 🪫adeguato ai bisogni individuali;
  • Fascination 😎 catturare l’attenzione in modo involontario.
 

Queste caratteristiche sono intrinseche agli ambienti naturali, ampiamente studiati per i loro effetti rigenerativi. Tuttavia, alcune possono essere presenti anche in diversi ambienti artificiali, a seconda di come questi sono progettati e successivamente vissuti.

Oltre alle proprietà rigenerative, un’ambiente può contribuire alla produzione creativa attraverso la stimolazione del pensiero divergente delle persone che lo abitano.

Che cos’è la creatività?

La creatività è definita come la capacità di generare idee utili e originali: può essere pertanto influenzata da fattori ambientali, come evidenziato dal modello di Guilford, che attua una distinzione tra pensiero convergente, focalizzato su di un’unica risposta corretta, e pensiero divergente, il quale esplora molteplici possibilità, risultando quindi fondamentale per la creatività.

Ma come si può tradurre tutto ciò nella pratica? 

Ecco alcuni modi in cui possiamo applicare questi principi in diversi ambienti costruiti.

🏢 Luoghi di Lavoro

  • Design Biofilico: integrare elementi naturali come piante, luce naturale, materiali naturali e viste sul verde negli uffici per creare un ambiente più stimolante. Questo approccio, noto come design biofilico, migliora il benessere e la produttività dei dipendenti.
  • Spazi di Riposo: creare aree di pausa con elementi naturali, come giardini interni o pareti verdi, offre ai dipendenti un luogo per rigenerare l’attenzione e ridurre la fatica mentale.
  • Viste sulla Natura: assicurarsi che le finestre offrano viste su elementi naturali, come alberi, parchi o giardini, per migliorare l’umore e ridurre lo stress dei lavoratori.
  • Personalizzazione: permettere ai dipendenti di personalizzare i propri spazi di lavoro con elementi naturali aumenta il senso di controllo e appartenenza.
  • Illuminazione e Acustica: ottimizzare l’illuminazione naturale e ridurre il rumore eccessivo contribuisce a creare un ambiente più confortevole e stimolante.

🏫 Aule per l’apprendimento

Nei luoghi fisici dedicati alla formazione nelle organizzazioni è importante considerare alcuni elementi:
 
  • Aule Biofiliche: incorporare luce naturale, aree verdi e ambienti multisensoriali per migliorare la concentrazione e le capacità cognitive dei partecipanti.
  • Spazi Esterni: creare spazi verdi esterni per favorire l’attività fisica, il relax e la connessione con la natura.
  • Elementi Multisensoriali: integrare suoni naturali, profumi di piante e materiali naturali per rendere l’apprendimento più coinvolgente.
  • Flessibilità: progettare aule flessibili e adattabili, con spazi aperti che favoriscano la circolazione e l’interazione tra le persone, per incoraggiare la creatività.
  • Attività nella Natura: organizzare attività come il giardinaggio o le escursioni nella natura per promuovere un legame con l’ambiente.

In conclusione, integrare elementi naturali in ambienti costruiti non è solo una questione estetica, ma un vero e proprio investimento per il benessere, la qualità del lavoro e la produttività delle persone. 

Progettare spazi che tengano conto della nostra innata connessione con la natura (biofilia) può portare a un ambiente più sano, felice e creativo.

La ricerca scientifica ha dimostrato che la presenza di elementi naturali non solo riduce lo stress e migliora il benessere psicologico, ma ha anche un impatto significativo sulla creatività e sul pensiero divergente, indipendentemente dal luogo in esame (ufficio, aula, spazio di lavoro…).
Per questo, è fondamentale integrare elementi naturali nei nostri spazi di vita personali e professionali, per creare ambienti stimolanti e rigenerativi, trasformandoli in luoghi che promuovano il benessere e l’innovazione.

Se sei interessato a analizzare e riprogettare gli ambienti dedicati alla formazione clicca qui sotto!

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