Le competenze trasversali sono ancora più rilevanti nel new normal, il nuovo contesto ibrido delle aziende
Una recente ricerca qualitativa, commissionata lo scorso anno da CrossKnowledge (parte del gruppo Wiley) e che ha visto intervistati impiegati e manager di aziende di 4 mercati diversi (Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Francia), ha evidenziato che, quanto maggiore è la posizione gerarchica di un manager, tanto più determinata appare la sua volontà di migliorare le proprie soft skills.
Per manager e dirigenti, infatti, le soft skills sono cruciali per tenere i propri team motivati a raggiungere i propri obiettivi, esercitare una leadership efficace e garantire la coesione del gruppo.
Le soft skills determinano il modo in cui interagiamo con i colleghi, risolviamo i problemi e le criticità che si presentano davanti a noi, gestiamo il tempo e le priorità del nostro lavoro.
Ma che cosa intendiamo con soft skills? Perché sono cruciali per il successo di un’azienda?
In sostanza, si tratta di quelle competenze trasversali che nella vita professionale (e anche in quella personale) sono essenziali per raggiungere più facilmente i risultati attesi, soprattutto quando operiamo un contesto di lavoro costantemente sottoposto a cambiamenti.
Allora la nostra abilità di lavorare in gruppo, la gestione efficace di priorità e tempi di lavoro, l’attivazione di competenze relazionali come la comunicazione efficace e l’ascolto attivo condizionano i risultati e la performance, non solo nostre ma dell’intero team in cui operiamo, rispondendo alle sfide quotidiane in modo flessibile e aperto al cambiamento.
Le soft skills sono spesso associate alla personalità del singolo e alle sue competenze relazionali.
Quando vengono individuate ed acquisite, le soft skills aiutano i lavoratori a:
- perfezionare il cambiamento di comportamenti e di reazioni, sia come singolo che come team, creando migliori relazioni interpersonali, gestendo al meglio i conflitti e la comunicazione in generale;
- migliorare la flessibilità e l’agilità, per cavalcare il cambiamento e rispondere alle continue sfide che dobbiamo affrontare;
- aumentare la consapevolezza di sé e la propria autostima, attraverso l’individuazione dei propri punti di forza e di debolezza.
Acquisire o migliorare le soft skills però non è semplice né rapido.
L’elemento umano e soggettivo, legato al cambiamento di comportamenti, le rende più difficili da apprendere rispetto ad una competenza tecnica e ancor più difficili da misurare.
Peraltro, spesso la decisione di lavorare sulle soft skills non è il risultato di una pianificazione o di un desiderio personale, quanto piuttosto la risposta reattiva ad una situazione problematica o di urgenza, lontana dai task routinari quotidiani.
Dopo questi ultimi due anni, caratterizzati dalle restrizioni pandemiche e dalla conseguente digitalizzazione forzata, la necessità di migliorare l’esercizio delle soft skill è diventata ancora più urgente, specialmente perché tutti ci troviamo oggi ad operare in contesti ibridi e distribuiti, in cui i rapporti personali (e quindi le soft skills ad essi sottese) sono resi complessi dalla distanza e mediati in gran parte dalla tecnologia.
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