Capability, estensione delle competenze
Perché parlare di capability nelle risorse umane e, più in generale nel mondo del lavoro, è importante? Che cosa intendiamo esattamente con il termine capability?
Dal punto di vista delle risorse umane, con il termine “capacità” (traduzione letterale ma riduttiva, come vedremo tra poco, di capability) ci si riferisce ad un estensione verso il futuro del concetto di competenza, intesa come insieme di abilità, conoscenze e comportamenti necessari ad affrontare i cambiamenti del mondo del lavoro.
Oggi vogliamo evitare di ripetere le premesse che aprono ogni articolo di business da svariati anni a questa parte: “Nel drammatico cambiamento delle condizioni competitive….”, “La fine del lavoro così come lo abbiamo inteso negli ultimi decenni….”, “Nei prossimi anni il 90% delle professioni sarà scomparsa…”, “In uno scenario VUCA…”: sono tutte informazioni che sappiamo già, prendiamole per un dato di fatto, una immagine statica del mondo che in realtà cambia continuamente.
Chiediamoci piuttosto, noi che ci occupiamo di far crescere e formare le persone, quali strumenti, quali risorse e quali attitudini mettiamo a disposizione per fare fronte al cambiamento, per sfidare il futuro e per sopravvivere agli sconvolgimenti dell’oggi.
Un cambio di prospettiva necessario
Qui occorre un cambio di paradigma. Dobbiamo pensare al lavoro non più (o non solamente) come un aggregatore di competenze, ma piuttosto come una fonte di espressione delle capacità potenziali dell’individuo (capabilities, il temine italiano non rende la sfumatura dell’inglese).
Se la competenza si riferisce allo stato attuale di una persona ed al possesso di abilità e saperi necessari a svolgere un lavoro (citando la definizione classica del 1980 di McClelland e Boyatzis “a generic body of knowledge, motives, traits, self images, social roles and skills that are causally related to superior of effective performance in the job“), parlare di capabilities apre una finestra sul potenziale necessario a vincere le sfide del futuro, come benissimo ha espresso l’articolo di Nagarajan: “Qualities, abilities, capacity and potential to be developed. Capability focuses on the ability to develop and flex to meet Future needs”, Journal of International Management, 2015.
Guardando il futuro
La capability quindi si concentra sull’abilità di svilupparsi e di adattarsi per rispondere a necessità FUTURE!
Capacità tecnico-professionali, organizzative, personali devono integrarsi virtuosamente nella realtà del lavoro: non è possibile disgiungere le une dalle altre senza amputare la pienezza del potenziale individuale.
A mo’ di esempio, che futuro ha oggi un artigiano che sa pur realizzare un’ottimo prodotto, ma non è aperto alle innovazioni nei materiali e nei processi, non dimostra curiosità verso discipline attigue, non risponde con flessibilità alle richieste ed agli inconvenienti, non pratica doti di integrazione e attenzione al cliente?
Come si prepara una azienda al cambiamento se si lascia superare dalle tecnologie, dalla contaminazione fra lingue e mestieri, dalla ricchezza della diversità?
È proprio la capability, la “capacità potenziale” la chiave per il futuro ed è per questo che parlare di capability nelle risorse umane è importante.
Oggi sono disponibili numerosi modelli e definizioni di capabilities; a noi di IZIDOO piace riferirci al sistema di ATD, sviluppato in origine per le professioni HR, ma significativo per una miriade di applicazioni tematiche.