L’evoluzione tecnologica non si arresta mai
In un tempo storico relativamente breve, l’umanità è passata da un modello di sviluppo pre-industriale al vivere in una società dell’informazione, in cui i processi produttivi sono stati rivoluzionati dall’industrializzazione; ma che cosa intendiamo con Society 5.0 come chiave per uno sviluppo sostenibile?
Negli ultimi anni, le tecnologie dell’Industry 4.0 hanno dimostrato di migliorare le condizioni di lavoro, creando nuovi modelli di business e aumentando la produttività e la qualità complessiva di prodotti e processi.
Questa ultima rivoluzione industriale, che sta provocando un forte impatto sulla società in cui viviamo e sul nostro sistema di competenze, è in realtà uno step di un processo evolutivo che sembra dirigersi verso un nuovo modello di società.
Verso la Society 5.0, chiave per lo sviluppo sostenibile
Nel 2018 in Giappone è stato immaginato e descritto dal Ministero della Tecnologia giapponese un concept davvero interessante, definito Society 5.0 (o Super Smart Society).
L’idea alla base del concept è quella di realizzare
“…una società centrata sui bisogni dell’uomo, capace di bilanciare lo sviluppo economico con la soluzione dei problemi sociali grazie ad un sistema capace di integrare profondamente il mondo fisico e quello digitale.“
In sostanza, la Society 5.0 dovrebbe fare perno su alcuni importanti driver al fine di creare una Technology-Based Human-Centered Society:
- Problem solving and value creation
- Diversity
- Decentralization
- Resilience
- Sustainability & Environmental Armony
Le opportunità di questo scenario
Per beneficiare delle opportunità che emergono da questa transizione e coglierne i benefici, Izidoo accompagna organizzazioni, responsabili di incubatori ed acceleratori, Enti di ricerca e Fondazioni nella costruzione dei nuovi contesti di lavoro generati da questo cambiamento.
- Traduzione originale della definizione proposta: “A human-centered society that balances economic advancement with the resolution of social problems by a system that highly integrates cyberspace and physical space”